Sandra Carresi poesie  
libro e poesie  
line decor
  :: HOME :: LlBRO :: POESIE :: INFO :: LINKS ::
line decor
   
 
Raccolta delle poesie

<< precedente | indice | successiva >>


 
Copertina del libro di poesie   Il giardino

Il giardino é la parte più bella di tutta la casa, pensò Guendy e le si
presentò davanti l’immagine di suo marito, Oscar, in pantaloni corti
alle prese col tagliaerba.

Oscar aveva acquistato quella casa, proprio per quei cinquecento mq. di
terreno in angolo, ed amava tornare a casa, liberarsi dell’impeccabile
abito scuro e professionale, mettersi a suo agio nei lavori di
giardinaggio. Incredibile come un uomo scattante, veloce, pratico e
forse nevrotico, avesse così attenzione, delicatezza e metodo nella cura
delle rose, ottenendo una così improvvisa trasformazione psicologica di
serenità e pace.

Ho la sensazione di essere in vacanza ribadiva spesso Oscar, ed era così
anche per Guendy. Una volta tanto condividevano la stessa opinione!

I due grossi ulivi troneggiavano ben saldi al centro del prato come
fossero due guardiani, mentre in un angolo, il boschetto di betulle dal
fusto argentato, si era infoltito, soprattutto in questo periodo di
maggio, piegando i rami dalla cima e formando così una piccola, folta e
ombrosa capanna.

Tutt’intorno il gelsomino era esploso nella sua fioritura emanando un
profumo che stordiva piacevolmente. L’angolo delle aromatiche inebriava
le narici e Guendy rimaneva sempre sorpresa davanti alle foglie di
salvia tanto grandi da sembrare lattuga.

Le macchie violacee delle ortensie graffiavano tutto quel verde, mentre
le rose rosse infuocavano il prato, quelle gialle pallido iniziavano
timidamente ad aprirsi.

L’angolo che Guendy amava di più era davanti al cancello, dove l’acero
giapponese contornato di sassi rosa dava il benvenuto all’entrata di
casa. D’inverno era un piccolo tronco con rami secchi e spogli, faceva
quasi pena, e nessuno avrebbe scommesso in una prossima fioritura a
primavera. Poi, alla fine di aprile, come per magia, metteva le foglie
color rubino, mentre i sassi rosa sotto i raggi del sole sembravano
pezzi di corallo.

All’imbrunire, quano si accende l’irrigazione, l’odore dell’erba bagnata
inebria e la frescura sazia i corpi dal sole e dalla corsa quotidiana
giunta a termine.

Non so usare il tagliaerba, pensava fra se’ Guendy e con me non riesce a
mantenersi “sano” neanche un potus, pianta forte e poco bisognosa di
cure, figuriamoci tutto questo verde! Di nuovo l’immagine di suo marito
le si presentò davanti agli occhi.

Fastidiose fantasie le tormentarono l’animo e la mente. Ambedue avevano
già varcato un po’ più della metà della vita, anche se il tempo non si
può quantificare, o almeno sarebbe meglio non farlo.

Si chiese, per quanto ancora insieme a dividere questi profumi, ai
bisticci, alla spallucce, alle risate, alle cene sotto il pergolato con
gli amici……?.

Uno scampanellio la scosse da quella malinconia facendola sobbalzare. Il
volto si accese di stizza: “Deve sempre suonare così, come se io non
avessi nient’altro da fare che aspettare comodomante seduta il ritorno
del guerriero…” Naturalmente si riferiva ad Oscar che per abitudine non
usava mai le chiavi di casa.

Si era ripresa, era di nuovo pronta a combattere come sempre.

Sandra Carresi - Firenze 2007