La mia voce è alta, troppo acuta. A volte é sgradevole anche a me. Mi
viene chiesto sempre di abbassarla. Ci rimango male. Cerco di
migliorarla, anzi no, di “perfezionare il suono”. Quando entro in una
stanza, all’inizio mi impongo un tono basso, ma poi, piano piano torno
me stessa ed ecco nuovamente quella modulazione alta, fastidiosa e
troppo energica. Mi piace, anzi mi correggo, parlare, mi piaceva molto.
Sono un’estroversa e sto imparando il silenzio.
Per me, il silenzio non é tristezza e solitudine, bensì stare con me
stessa; é riflessione, specchio, é fuga dal quotidiano e rifugio mentale
in ciò che più mi aggrada in compagnia della fantasia.
In quei momenti di intenso ascolto, ho la sensazione di udire un tono
armonioso e leggero, quasi una musica, io che non canto mai, neppure in
solitudine da quanto sono stonata, eppure… nel silenzio dei miei
pensieri, riesco a volare alto.
Sandra Carresi - Firenze 2007 |