Ho incontrato Gianna dopo ventitre anni, non la vedevo esattamente dal giorno del mio matrimonio.
Non è accaduto casualmente, lei mi ha telefonato dopo tutti questi anni e scoperto che lavoriamo piuttosto vicine
ci siamo date un appuntamento per oggi in Piazza della Libertà.
Gianna è stata una mia compagna di scuola, delle superiori, era nel mio gruppo ed è stata una grande amica,
poi abbiamo preso strade diverse, lei è andata ad abitare in campagna ed il tempo purtroppo ha assopito questa amicizia.
L'ho riconosciuta subito, anche se un po' di malinconia si è impadronita di me, la voce ,
la pacatezza e la gentilezza è una cosa che ha sempre posseduto ed il tempo non è riuscito a toglierle,
ma l'aspetto fisico è completamente diverso. Ha conservato la sua magrezza ,
ma il suo viso non è più come lo ricordavo: ventritre anni sono tanti e lasciano le tracce.
Non porta più la frangia e non ha più i capelli lunghi;
questi però hanno conservato quel colore particolare biondo -rosso che piaceva tanto ai nostri compagni di scuola!.
Adesso li ha corti, ricci naturali, e fra quel bel miscuglio di colore si è infiltrato qualche filo bianco.
Sul suo viso dai lineamenti delicati, adesso ci sono un paio di occhiali
che le danno un aspetto un po' da "maestrina" e qualche ruga che conferma che non ci vediamo dal 1977.
Anche lei mi ha riconosciuta subito, nonostante io col tempo sia ingrassata e diventata bionda,
mentre lei mi dovrebbbe ricordare magra, con la frangia, i capelli lunghi e castani.
Questi io li definisco i danni (minori ) che fa il tempo......
Abbiamo parlato poco della nostra vita attuale, del presente, siamo tornate indietro con la memoria ai giorni di scuola;
personalmente io quel periodo lo considero il più bello della mia vita, perchè spensierato
e allo stesso tempo preoccupante per un voto che il giorno dopo apparteneva già al passato;
pieno di sogni da realizzare ed un'energia
che solo l'essere giovani, assieme a tanti altri compagni "sani" che formavano la combriccola di allora, ti può dare.
E' qui che ho rivisto il suo volto ed il mio di allora, ho visto biciclette,
ho sentito risate, ho visto libri amati e odiati, ho visto quaderni, traduzioni scarabocchiate,
e lei deve aver visto le stesse cose, perchè
il tempo non è riuscito a cancellare i nostri comuni ricordi.
L'ho capito dal suo sorriso che ho riconosciuto in quello di allora,
l'ho capito dal mio interno che si è riempito di energia e si è riappropriato di una certezza che aveva accantonato:
siamo fortunati ad avere un buon ricordo del passato. Sono un ottimo incentivo per vivere il presente,
ma soprattutto, il tempo in questo caso non può che mantenere integri i nostri ricordi;
non li può nè scalfire, nè invecchiare , nè far dimenticare, sono pronti a tornare a galla vivi come una volta,
in ogni circostanza che ci dia piacere.
Fi, 24-01-1999 |