Sono vent'anni che te nei sei andato; non per tua scelta , ma hai fatto il tuo ultimo viaggio ancora giovane lasciandoci privi di forze, dopo un lungo combattimento che ci ha portati ad abbassare la testa e ad accettare questa realtà.
Per la verità, è il tuo fisico che non vedo da vent'anni , ma la tua personalità e la tua vicinanza, non mi sono mai mancate.
Non ti ricordo mai come negli ultimi due mesi, ti ricordo come eri in realtà: bello, e questo lo hai sempre saputo, un po' vanesio, con una bellissima testa piena di capelli ancora scuri, ma soprattutto distratto, ironico, buffo e pasticcione nelle cure della casa.
Amavi il tuo lavoro , quasi da esserne geloso, probabilmente, anche se non lo hai mai detto, ti sentivi un'artista, ed hai avuto un notevole coraggio, quando tantissimo tempo fa, io e Stefano eravamo dei ragazzini, decidesti di lavorare per conto tuo, avendo come basi solo la tua volontà, l'amore e la conoscenza del proprio lavoro, che qualche volta hai messo anche al primo posto, addirittura prima di noi.
Mi è sempre piaciuta la gente che svolge il proprio lavoro con interesse ed amore, per questo non mi è mai pesato il fatto che tu fossi poco in casa e spesso sul tavolo luminoso assieme alla tua creatività.
Ho ammirato anche la tua testa politica, tanto da venirti dietro, e so che tu ne eri entusiasta; è per questo che quando è successo tutto quel baccano su Craxi, ho pensato a te, alla tua fede politica, alla tua cristallinità e serietà e avrei voluto tanto commentare assieme la cosa, invece mi sono trovata senza riferimenti politici, e senza provare particolare ammirazione per il mondo politico attuale. Però non ho mai perso di vista i valori che ho sempre avuto, che tu mi hai trasmesso e che io , mi sono impegnata a trasmettere a mio figlio, che fra l'atro tu non hai mai conosciuto, ma facesti in tempo a sapere della mia attesa. Penso che ne saresti soddisfatto: ti somiglia fisicamente , è distratto come te, ed è uno spirito libero come lo fosti tu.
Ricordo sempre , quando io bambina in villeggiatura presso le Colonie di Riccione , ti vidi arrivare in "vespa", fuori dal giorno di visita e in un orario completamente sbagliato. Mi permisero solo di vederti attraverso le sbarre del grande cancello; tu avevi sbagliato il giorno, avevi dato ascolto solo al tuo istinto, loro non furono comprensivi, ed io lo considerai un sopruso mai dimenticato e li odiai.
Sono cresciuta con il condizionale e ti ringrazio, ho fatto altrettanto con Simone, ma lui, è più superficiale di me, a volte la situazione mi sfugge di mano, perchè c'è un'amicizia che non ha paletti, mentre io , anche se tu non eri il tipo da farla sentire , riconoscevo la tua autorità.
Quando da ragazza mi vedevi un po' demoralizzata, eri troppo timido per farmi domande , mi davi sempre la stessa risposta:-" A vent'anni qualsiasi problema si risolve, perchè si stringe il mondo in una mano"-.
Vent'anni non li ho più, ma il mondo in una mano lo voglio stringere ancora perchè ho molto cose da fare, per questo mi piace che tu continui a starmi vicino ; io ho molta fantasia, e tu non sei un uomo comune , non segui mai le regole, per cui , come quella volta a Riccione, anche se per poco, cerca di strappare qualche permesso speciale per stare un po' più con me; se ci sarai, io me me ne accorgerò.
Fi, 10-02-2000 |